Il centro protesico di Amman
è dedicato a Paola Biocca.
Paola Biocca, è scomparsa tragicamente il 12 novembre 1999 nel corso di una missione umanitaria in Kosovo come portavoce del WFP (World Food Programme). Dalle mine ai diseredati del mondo, Paola aveva lavorato per Amnesty International, Greenpeace e per la Campagna Italiana Contro le Mine per la quale aveva anche contribuito ad organizzare l’importante conferenza “Dalle mine al cibo: sminare la strada allo sviluppo”. Il suo romanzo “Buio a Gerusalemme” ha vinto il premio letterario Calvino. Paola Biocca ha sempre svolto con passione il suo lavoro di ufficio stampa del World Food Programme (Programma alimentare mondiale, Pam).
“Bisogna stare dalla parte dei poveri, dei diseredati, di chi non ha nulla. Dobbiamo parlare di loro perche’ il mondo sappia, perche’ la gente si senta coinvolta, perche’ le tragedie non passino nel dimenticatoio” in queste parole l’essenza dell’agire e del sentire di Paola. Chi ha avuto la buona sorte di incontrarla sul suo cammino sa che nella visione del mondo di Paola, nelle corde del suo agire il termine solidarietà era un fatto e non una semplice aspirazione.
(Giuseppe Schiavello, Direttore Campagna Contro le Mine).
Report disponibili: Dicembre 2016 italiano/ 2016 inglese – Dicembre 2017 italiano / 2017 inglese – Marzo 2019 italiano / 2019 inglese – 2021 italiano – 2022 aggiornamento italiano – Dicembre 2023 italiano
NEWS
Febbraio 2024: Fondazione Prosolidar conferma il suo sostegno al centro ortopedico per l’anno 2024, le priorità: continuare l’inserimento della nostra nuova giovane tecnica ortopedica, Mai ed approvvigionare il workshop per tutto il 2024 (con un nuovo invio dall’Italia di componentistica)
Dicembre 2023: pubblicato il nuovo report, link
Ottobre 2023: Chiesa Valdese Otto Per Mille approva il sostegno al centro ortopedico per l’anno 2024, siamo felici che la Chiesa Valdese sia ancora al nostro fianco nel sostegno all’attività quotidiana del centro ortopedico, soprattutto ora che il centro si è ampliato per osservare la nuova normativa relativa ai mq dei centri ortopedici!
Luglio/Ottobre 2023: missioni dei tecnici ortopedici italiani Eugenio Pizzolla e Lucio Lupo e missione di monitoraggio
Settembre 2023: in visita al workshop ortopedico il nostro Ambasciatore Dott. Luciano Pezzotti con la direttrice AICS Dott.ssa Roxane Weber e il primo Segretario Ambasciata Dr. Emilio Fralleone. La visita è avvenuta in occasione della consegna dei materiali ortopedici donati dall’Italia attraverso la nostra Ambasciata e recapitati in collaborazione con #WFP-#UNHRD. Siamo fieri di questa visita che dà ulteriore visibilità alla storica cooperazione Italia-Giordania.
Storie
KAMEL SAADI All’età di 14, Kamel Saadi è stato amputato a causa di una mina. Il 16 marzo 1979 Saadi era ad un picnic con la famiglia e gli amici nei pressi di Umm Qais, una zona lungo il confine giordano-israeliana contaminato con mine dagli anni 60 e 70.
Un passo su una roccia che nascondeva una mina, otto ore dopo, i medici amputano il piede.
Nel 1985, ha terminato i suoi studi universitari a Los Angeles ed è tornato a casa per un terzo intervento che lo amputa otto pollici sotto il ginocchio.
Ispirato dalla sua esperienza e da quella di altri sopravvissuti da mine, ha fondato Life Line Consultancy and Rehabilitation nel 2007 per fornire assistenza ad altri sopravvissuti alle mine e alle persone con disabilità. LLCR è un ente senza scopo di lucro giordano che assiste i sopravvissuti offrendo sostegno fisico, emotivo ed economico, promuovendo attività educative rispetto ai rischi delle mine, portando avanti attività di advocacy.
“ Secondo Saadi, “Il nostro stile è basato sulla semplicità, un’interazione diretta, coinvolgendo le professionalità necessarie secondo le specifiche esigenze, fornendo la risposta a bisogni immediati; un abbraccio o una stretta di mano può essere spesso un bisogno immediato.”
La missione di LLCR è quella di aiutare le persone con una disabilità a raggiungere i loro obiettivi utilizzando le loro capacità.
continua…
Riabilitazione
La riabilitazione è un processo che ha come obiettivo migliorare la qualità della vita delle persone. Questo significa, nel nostro caso specifico, non raggiungere il risultato dando all’utente che ha subito un’amputazione un ausilio che gli consenta di muoversi, ma una presa in carico della persona amputata che prevede di accompagnarla e sostenerla nel recuperare la propria autonomia e indipendenza e nel reinserirsi nel tessuto sociale, assitendendola nel percorso fisico riabilitativo, offrendo un supporto sociale che trova fondamento nell’approccio peer-to-peer.
Il Centro ortopedico di Amman è un progetto pilota di tre organizzazioni: Life Line Consultancy and Rehabilitation (Giordania); Campagna Italiana contro le Mine anti persona; You Able Onlus.